Finché il caffè è caldo: un libro dal sapore amaro

finché il caffè è caldo - Toshikazu Kawaguchi Recensione

C’erano tre grossi orologi antichi da parete nel caffè, ma le lancette segnavano tutte orari diversi. Era fatto apposta, oppure erano semplicemente rotti?
Finché il caffè è caldo

Finché il caffè è caldo è un romanzo di Toshikazu Kawaguchi uscito per la prima volta nel 2015. In Italia, lo leggiamo nella traduzione di Claudia Marseguerra per l’edizione Garzanti del 2020.

Indice

Finché il caffè è caldo: la trama

Tokyo, Giappone. Un momento imprecisato nel tempo. Una misteriosa caffetteria con 100 anni di storia alle spalle e dal nome alquanto singolare (Funiculì Funiculà) diventa famosa in tutto il Paese per una caratteristica molto particolare: leggenda narra che sia possibile rivivere momenti del proprio passato.

La prospettiva del “viaggio nel tempo” porta molte persone al locale ma molti rinunciano prima ancora di imbarcarsi in questa avventura. Il motivo? Semplice. Tre regole:

  • Solo una sedia in tutto il locale consente di fare quest’esperienza;
  • Ciò che avviene nel passato non può cambiare il presente;
  • Bisogna tornare nel presente prima che il caffè versato si raffreddi, pena: una tremenda condanna.

Un caffè che lascia l’amaro in bocca: la recensione

Finché il caffè è caldo è un libro che sta tra il romanzo e la raccolta di racconti a mio parere. Presenta infatti una struttura episodica il cui unico filo conduttore è la caffetteria e il personale che ci lavora.

I capitoli del romanzo sono 4:

  1. Gli innamorati
  2. Marito e moglie
  3. Le due sorelle
  4. Madre e figlia

Il titolo del capitolo, decisamente molto asciutto, indica chi sono i protagonisti di quella storia. I personaggi in alcuni casi li incontriamo e li lasciamo andare al termine del capitolo, in altri ce li portiamo dietro durante tutta la narrazione.

Nonostante la narrazione comprenda salti temporali, la storia è molto semplice da seguire e non richiede troppo sforzo da parte del lettore. Non ho letto il romanzo in giapponese per evidenti mancanze (ovvero, non so il giapponese), dalla traduzione emerge uno stile asciutto, a tratti diretto, senza inutili giri di parole o voli pindarici.

Davvero una lettura piacevole e scorrevole.

Allora perché il sapore amaro?

Ho voluto ribadire il concetto di amaro per due motivi:

  1. Un gioco di parole con il caffè stesso;
  2. Il contenuto dei racconti.

Chiaramente non starò qui a farti una lezione sul fatto che il caffè sia amaro. Passiamo quindi al contenuto dei racconti cercando di evitare spoiler e anticipazioni non desiderate.

I personaggi che compaiono all’interno di Finché il caffè è caldo decidono di affrontare il viaggio, con tutti i suoi pericoli, perché hanno un qualcosa di irrisolto nel passato. Qualcosa in sospeso.

Questi incontri vanno a toccare delle dinamiche molto presenti e comuni nella vita delle persone: dubbi, problemi relazionali, malattia… in altre parole, nonostante il libro sia scorrevole non significa che i contenuti lo siano.

Mi sono trovata in un paio di punti ad aver bisogno di prendere una boccata d’aria e interrompere la lettura. Era troppo, troppo vicino a quello che è il mio vissuto, troppo intenso dal punto di vista emotivo… e il mio cuoricino sensibile non ha retto molto bene il colpo.

Il ribaltamento del topos del viaggio nel tempo

Prima di chiudere la recensione di Finché il caffè è caldo, volevo affrontare un tema molto interessante a mio parere: il topos del viaggio nel tempo.

Questa parte potrebbe contenere informazioni considerabili spoiler

Le fantasie sul viaggio nel tempo esistono probabilmente da quando esiste la percezione dello scorrere del tempo. Nella cultura pop fantascientifica – soprattutto contemporanea – ci siamo abituati all’idea che modificare un evento nel passato comporti un cambio di eventi nel futuro (se sei fan di Doctor Who, probabilmente avrai visto queste dinamiche in azione un milione di volte)

Ritorno al futuro – una scena del film

Un esempio molto famoso è senza ombra di dubbio Ritorno al futuro. Nel film del 1985 il protagonista, Marty McFly, rischia di cancellare la sua stessa esistenza e quella dei fratelli perché cambia la storia d’amore tra i suoi genitori nel passato.

All’interno del romanzo abbiamo il ribaltamento dello stereotipo del viaggio nel tempo dato dalla regola n.2: ciò che avviene il passato non cambia il presente. Attenzione alle sottigliezze: si parla di presente, non di futuro.

Cioè se una persona muore per incidente stradale, non posso tornare nel passato e fare in modo che eviti di prendere la macchina. Il viaggio nel tempo di Finché il caffè è caldo serve per chiudere delle parentesi lasciate aperte e che impediscono alle persone di vivere il loro domani, è un viaggio della speranza per anime che, altrimenti, sarebbero perdute.

Voto (max 5): ⭐⭐⭐⭐

L’autore: Toshikazu Kawaguchi

Toshikazu Kawaguchi nasce a Osaka (Giappone) nel 1971.

Inizia la sua carriera come regista e sceneggiatore per il teatro. Nel 2015 pubblica il suo romanzo d’esordio Finché il caffè è caldo che si trasforma nel giro di poco tempo un bestseller globale con milioni di copie vendute.

Al primo romanzo, fanno seguito altre due opere:

  • Basta un caffè per essere felici (uscita italiana: 2021)
  • Il primo caffè della giornata (uscita italiana: 2022), seguito di Finché il caffè è caldo

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Pubblicato da Giulia Castagna

Giulia, content manager e writer, lettrice dall'età dei primi dada e baba.