Residenza Arcadia: il graphic novel della porta accanto

Residenza Arcadia Recensione Daniel Cuello

Il vero pazzo è colui che non cerca
Residenza Arcadia


Indice

Residenza Arcadia: la trama

Residenza Arcadia è un graphic novel nato dalla mente creativa di Daniel Cuello e pubblicato da Bao Publishing nel 2017. Dalla quarta di copertina leggiamo quanto segue:

Residenza Arcadia è un microcosmo che pullula di emozioni taciute. Lamentazioni, rivendicazioni e le insondabili profondità di animi che guardano il mondo dal silenzio dello spioncino.

Daniel Cuello

Il racconto affronta un tema ben noto al pubblico: il vicinato. La vicenda ruota attorno alla vita all’interno di Residenza Arcadia: un condominio un po’ vecchio (e non solo per età anagrafica) la cui routine viene letteralmente sconvolta dall’arrivo di due nuovi e misteriosi inquilini. Il tutto inserito nel contesto di una dittatura militare.

Come cambiano gli equilibri e le dinamiche tra i vicini di casa? Beh questo lo lascio scoprire a chi vorrà leggerlo.

L’esperienza di lettura: recensione di Residenza Arcadia

Il graphic novel è un genere decisamente complesso da valutare. A differenza dei suoi cugini libri, presenta una componente multimediale nel senso letterale del termine: le parole si affiancano e si fondono con le immagini, il mezzo dominante per dialogare con il lettore.

Il disegno

Partiamo allora dall’occhio. Sin dalle prime strisce sul web, il lavoro di Daniel si presenta con una palette cromatica molto ben riconoscibile: i suoi toni tipici rincorrono le sfumature delle terre di Siena, ocra, marroni, beige... ritroviamo queste stesse nuance all’interno di Residenza Arcadia, tuttavia, l’uso del colore è molto più raffinato di quanto appare.

Siamo abituati all’idea di un colore didascalico: la carota è arancione; le foglie sono verdi, gialle o rosse a seconda della stagione; l’acqua è verde o blu… insomma abbiamo una sorta color coding integrato all’interno del nostro cervello.

In Residenza Arcadia il ruolo delle cromie viene nobilitato: non è più un modo semplice per dare identità ad un oggetto, è un mezzo per veicolare emozioni. Lo vediamo nei momenti cruciali o con maggior pathos: come in un film, abbiamo uno stacco netto e dai colori caldi si passa a quelli freddi come blu, grigio e ottanio.

La storia

In poche parole e altrettanti frame, i personaggi vengono inquadrati a tutto tondo: ne impariamo a conoscere le debolezze, i pensieri e i desideri più reconditi, ne viviamo le lotte interne e scopriamo lati del carattere a loro stessi ignoti. Insomma, troviamo una caratterizzazione del personaggio completa: impresa decisamente non semplice se pensiamo a quanti sono i protagonisti di questo fumetto!

Parlando della storia, Residenza Arcadia è un turbine di emozioni: si alternano momenti deliranti in cui si ride a crepapelle, ad attimi in cui la risata viene stroncata da un sonoro pugno nello stomaco. Fa ridere, fa piangere ma, soprattutto, fa riflettere.

Una volta iniziata la lettura, le pagine scorrono come una barca a vela con il vento in poppa: il libro ti chiama, devi sapere come andrà avanti, non c’è modo di scappare. Per dirla con le parole di Ron…

Una vecchia strega che viveva a Bath aveva un libro che non si riusciva mai a smettere di leggere! Eri costretto ad andartene in giro con il naso incollato alle pagine, cercando di fare tutto con una mano sola.

Harry Potter e la camera dei segreti

Ne consiglio la lettura? Per quanto possa valere la mia opinione di lettrice, sì. Assolutamente sì.

L’autore: Daniel Cuello

Daniel Cuello è un baldo giovine nato in Argentina – per la precisione, a Córdoba – in un momento non ben precisato del secolo XX. Impara a disegnare da autodidatta fino a diventare direttore artistico di TheSign Academy (Firenze) per il corso triennale di Graphic Novel & New Media (ad oggi, un unicum in Italia).

Residenza Arcadia è il graphic novel di esordio, prima di questo debutto si è fatto conoscere per le sue strisce irriverenti caratterizzate da un autoritratto privo di naso.

Dopo il primo graphic novel, la collaborazione con Bao ha portato alla nascita di altri due gioiellini (già presenti nella mia collezione):

Cólto in Castagna: la mia copertina

Per la copertina di questa recensione ho rubato la palette di colori di Daniel. L’immagine rappresenta un uccellino, uno dei tanti personaggi che ruotano attorno alle vicende di Residenza Arcadia.

Incastonato in una vignetta, ho diviso il disegno in due aree cromatiche: da un lato i colori caldi, dall’altro i colori freddi. Un modo per omaggiare la sua impronta nel panorama fumettistico italiano e rappresentare la dualità, regina indiscussa di questo graphic novel.

Condividiamo le nostre letture sui social!

Pubblicato da Giulia Castagna

Giulia, content manager e writer, lettrice dall'età dei primi dada e baba.