4321 di Paul Auster: la vita e le sliding doors

4321 - Paul Auster - immagine di Newark

L’unica costante a questo mondo è la merda, ragazzo mio. Ci stiamo con i piedi a mollo ogni giorno, ma a volte, quando arriva alle ginocchia o anche più su, devi solo tirarti fuori e andare avanti.
4321 – Paul Auster

4321 è un romanzo di Paul Auster pubblicato da Faber & Faber nel 2017. In Italia, lo leggiamo nella traduzione di Cristiana Mennella edita da Einaudi nello stesso anno.

  • Titolo: 4321
  • Autore: Paul Auster
  • Anno di pubblicazione: 2017
  • Casa editrice: Einaudi
  • ISBN: 978-8806235017

Di cosa parla 4321?

Newark, Stati Uniti, 194*. Il libro parte con il racconto di un emigrato ebreo senza identità che sbarca sulle coste degli Stati Uniti in cerca di salvezza e di una nuova vita. Queste sono le origini di Archibald Ferguson, classe 1947, terza generazione della famiglia Ferguson.

Da allora i sentieri della sua vita si dipanano: 4 sono gli scenari che si aprono davanti ai suoi occhi. Tutti destini diversi, tutte possibilità aperte, una vita ancora da scrivere con un solo elemento in comune a tutte le varianti: Amy Schneiderman.

Recensione di 4321 di Paul Auster

Il romanzo può essere letto in due modi: seguendo l’ordine delle pagine (1.1, 1.2, 1.3, 1.4 – 2.1, 2.2, 2.3, 2.4…) oppure leggendo le storie nel loro ordine cronologico (1.1, 2.1, 3.1, – 2.1, 2.2, 3.2, 4.2…). Io ho scelto il primo metodo perché più adatto a cogliere le sfumature tra le varie trame parallele; così, mi sono armata di carta e penna e ho aperto il libro.

Il libro descrive la vita di Archie Ferguson dalla nascita all’età adulta in 4 universi paralleli, una sorta di sliding doors in cui l’autore si interroga sulla domanda “cosa sarebbe successo se…?”. Questo perché, stando alle intenzioni di Paul Auster, c’è la volontà di riflettere sulla persona in potenza, ovvero analizzando tutto ciò che potrebbe diventare.

Perché usare carta e penna? Perché personalmente ho dovuto annotarmi gli avvenimenti principali: 4321 è un tomo enorme (1200 pagine circa), ogni capitolo è lunghissimo, cambiano i personaggi e cambiano le relazioni tra di loro. Prendere nota è essenziale altrimenti si rischia di fondere i quattro percorsi.

Personalmente ho trovato il romanzo troppo lungo per il contenuto proposto. La storia di Archie è la storia di una persona normale come potrebbe essere Stoner, quindi a tratti la narrazione risulta noiosa e piatta rendendo difficile l’andare avanti con la lettura.

A un certo punto mi sono dovuta obbligare a finire il libro – perché volevo scoprire le intenzioni di Auster e dove volesse andare a parare – ma ho fatto davvero fatica.

4321 affronta tantissime tematiche: i moti del ’68, il razzismo negli Stati Uniti (consiglio di lettura: Il buio oltre la siepe), la scoperta della sessualità, l’assassinio di Kennedy, gli strascichi del Maccartismo… insomma tanta carne al fuoco ma, ancora una volta, tutto troppo strascicato. 

Tra i 4 Archie Ferguson presentati, alcuni sono meglio degli altri. O meglio, alcune trame sono più interessanti da seguire. Ad esempio, il mio preferito è stato sicuramente Ferguson 3, il destino più incentrato attorno al tema della sessualità.

Un libro autobiografico?

I riferimenti all’autore presenti all’interno del libro sono palesi e innumerevoli. Ad esempio anche Paul Auster nasce a Newark nel 1947 ed è di origine ebrea. Come Archie, anche Auster vive per un periodo della sua vita in Europa, in particolare a Parigi (a cui è dedicata una grossa parentesi).

In tutti e 4 i filoni di 4321, Archie ha una propensione per la narrazione e la scrittura creativa: lo vediamo giornalista, traduttore, scrittore creativo… Esattamente come il poliedrico Auster.

Sono molti altri i riferimenti che porterebbero a pensare che, in realtà, Archie è solo un alias di Paul Auster ma l’autore ha sempre negato una corrispondenza al 100% con la sua vita.

In conclusione?

Un concept interessante che, per come la vedo io, soffre molto della lunghezza. Il libro sul lungo viaggio risulta noioso, a tratti ripetitivo, che non suscita nel lettore la voglia di scoprire cosa succederà se non poche volte lungo il percorso.

La riflessione sullo sviluppo dell’uomo rimane un po’ mozzata, prevaricata dalla narrazione storico-sociale che, però, regala una fotografia dell’America degli anni ’60-’70 molto vivida e realistica.

Lo rileggerei? Senza ombra di dubbio no. Mi è dispiaciuto averlo letto? Nemmeno.

Voto: 🌕🌕🌕

L’autore: Paul Auster

Paul Auster

Paul Auster nasce a Newark (Stati Uniti) nel 1947 da genitori ebrei di origine austriaca. La sua infanzia trascorre serena nel New Jersey fino alla laurea alla Columbia University.

Inizia la sua carriera come traduttore di autori francesi e poi la svolta. Escono i primi romanzi tra cui l’acclamata Trilogia di New York e parallelamente lavora come autore di sceneggiature per il piccolo e il grande schermo.

Lungo l’elenco di premi tra Stati Uniti e Francia, per una carriera che non accenna a fermarsi.

Tra i suoi titoli più noti:

  • Nel paese delle ultime cose
  • Moon Palace
  • Leviatano
  • Mr. Vertigo

L’ultimo romanzo pubblicato è proprio 4321!

Pubblicato da Giulia Castagna

Giulia, content manager e writer, lettrice dall'età dei primi dada e baba.