La caduta di Gondolin di J.R.R. Tolkien – Un libro da nerd?

la caduta di gondolin

Enorme fu il fragore del tremendo crollo: a questo modo morì Turgon Re dei Gondolindrim, e per quell’ora la vittoria fu di Morgoth.”
La caduta di Gondolin

La caduta di Gondolin è un racconto lungo scritto da J.R.R. Tolkien e mai pubblicato dall’autore. La sua uscita è stata curata dal figlio Christopher Tolkien nel 2018. La leggiamo oggi nell’edizione Bompiani con illustrazioni di Alan Lee nella traduzione di Luca Manini e Simone Buttazzi.

Indice

La caduta di Gondolin: la trama

“Gondobar sono chiamata e Gondothlimbar, la Città di Pietra e la Città degli Abitanti nella Pietra; Gondolin la Pietra del Canto e Gwarestrin sono chiamata, la Torre di Guardia, Gar Thurion o il Luogo Segreto, poiché celata io sono agli occhi di Melko; ma quanti davvero mi amano, e molto, mi chiamano Loth, poiché io sono come un fiore, e anche Lothengriol, il fiore che sboccia sulla pianura”.

Gondolin è una città meravigliosa governata dagli elfi, tanto amata quanto protetta infatti la sua ubicazione è segreta e solo in pochissimi conoscono le coordinate. Perché tutto questo mistero?

C’è qualcuno che trama nell’ombra: Morgoth, signore del male tra i più potenti Valar e padre spirituale del futuro Sauron.

Gondolin non è scoperta, a guardia delle sue mura c’è Ulmo: dio del mare. A poco varranno le difese elfiche e divine di fronte all’armata di Morgoth. Si va così, dunque, all’ultimo scontro, all’assedio fatale, quello che segnerà la caduta di Gondolin.

Un libro da nerd? La recensione

In apertura, ho segnalato che La caduta di Gondolin è un racconto lungo di J.R.R. Tolkien. Quindi perché ci troviamo davanti a un libro di 300 pagine?

La struttura del libro

Ecco come si struttura la lettura:

  • Una prefazione di Christopher Tolkien che illustra il percorso filologico-narrativo presente nel libro;
  • Un prologo che in parte approfondisce i temi della prefazione e in parte dà l’inquadramento storico dell’avvenimento all’interno dell’universo tolkeniano. Una sorta di Bignami del Silmarillion, un riassunto… molto sunto;
  • Il racconto della caduta di Gondolin, ovvero la caduta di Gondolin narrata da un personaggio del mondo tolkeniano;
  • Una serie di frammenti e abbozzi sia del racconto sia di avvenimenti precedenti o seguenti alla caduta di Gondolin;
  • Una versione de La caduta di Gondolin estratta dal Silmarillion;
  • L’ultima versione del 1951 (molto distante dai primi abbozzi della storia;
  • L’evoluzione del racconto, una raccolta di appunti, note, frammenti agganciati a La caduta di Gondolin e che servivano sia da testo preparatorio sia da guida completa di tutti gli avvenimenti legati alla storia;
  • Un racconto sulla storia degli esuli di Gondolin dopo la caduta;
  • Elenco dei nomi e note supplementari.

Una breve recensione

La storia di Gondolin viene narrata già all’interno del Silmarillion, quindi chi si avvicina a questo libro è molto probabilmente un fan sfegatato del buon Tolkien che si è già letto come minimo Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli e Il Silmarillion (e in questo elenco ho tralasciato Racconti Perduti, Le avventure di Tom Bombadil e Beren e Lúthien, tra gli altri).

Quello che spinge un fan ad approcciarsi a una lettura di questo tipo è il fatto che all’interno del Silmarillion vengono dedicate solo poche pagine alla caduta di Gondolin. Questo libro – almeno da quanto emerge dalla quarta di copertina – promette un approfondimento della vicenda, promette di rivelare nuovi retroscena e dettagli finora inediti.

In realtà, il lettore si trova di fronte sì a una versione estesa della vicenda ma, soprattutto, a una lunga esegesi sul processo creativo tolkeniano che viene messa in luce proponendo la stessa storia in diverse versioni.

Chiaramente un libro di questo tipo ha più le caratteristiche di un saggio che di un romanzo: ecco perché un libro da nerd.

Nota di merito alle tavole di Alan Lee. Come sempre accade per i romanzi tolkeniani sono una garanzia di meraviglia.

Per chi è questo libro?

Per gli appassionati dell’universo di Arda in cerca di saperne di più sulle vicende di Gondolin e sulla narrativa epica che caratterizza il mondo prima de Il Signore degli Anelli. Sempre tenendo a mente, però, che questa sete di curiosità sarà soddisfatta solo da una parte del libro.

Per gli appassionati di Tolkien in quanto autore e genio creativo. Il libro è la chiave di lettura del processo mentale con cui uno dei padri del fantasy costruiva le sue storie: appunti, modifiche, note e cancellazioni… tutto è parte della maieutica narrativa.

Voto: ⭐⭐⭐/5

L’autore: J.R.R. Tolkien

John Ronald Reuel Tolkien nasce a Bloemfontein (in Sudafrica) nel 1892.

Dopo aver combattuto nella Prima Guerra Mondiale, si dedica al mestiere di scrittore diventando uno dei padri del genere fantasy insieme a C.S. Lewis.

Pubblica il suo primo romanzo nel 1937. Si tratta de Lo Hobbit. Da allora, il mondo di Arda prende vita sotto la sua penna e vedono la luce tantissimi romanzi e racconti tra cui Il Signore degli Anelli e Il Silmarillion.

J.R.R. Tolkien muore a Bournemouth (Inghilterra) il 2 settembre 1973.

Se vuoi approfondire la vita di J.R.R. Tolkien clicca qui.

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Pubblicato da Giulia Castagna

Giulia, content manager e writer, lettrice dall'età dei primi dada e baba.