La guerra (titolo originale The War) è il quarto capitolo della saga Blackwater di Michael McDowell pubblicata nel 1983. Lo leggiamo nella traduzione di Elena Cantone per Neri Pozza (2023).
- Titolo: La guerra
- Autore: Michael McDowell
- Anno di pubblicazione: 2023
- Casa editrice: Neri Pozza
- Pagine: 184
La guerra: la trama
Perdido, Alabama, 1938. Gli Stati Uniti sono appena sopravvissuti al crollo della Borsa del 1929; dopo la morte di Mary-Love, la famiglia Caskey sembra aver trovato un nuovo equilibrio al cui vertice troviamo Elinor, la nuova matriarca.
Tutto sembra andare liscio, quando una nuova minaccia incombe sulla tranquillità di Perdido: la Seconda Guerra Mondiale. Un evento destinato a cambiare la vita dei Caskey, in particolare di Frances, ma in meglio o in peggio?
Un nuovo capitolo della saga Blackwater che aggiungerà qualche pezzo al complesso puzzle che aleggia attorno a Elinor e Frances.
Recensione di La guerra (Blackwater #4)
Come nel caso dei capitoli precedenti, anche La guerra non è un libro autoconclusivo: giunta a questo punto sono abbastanza convinta del fatto che Blackwater non possa che essere letta come saga e nient’altro.
Oltre a non essere autoconclusivo, Blackwater #4 si chiude su un cliffhanger… esattamente come i capitoli precedenti. In pratica i libri seguono più o meno tutti la stessa struttura:
- Breve recap del capitolo precedente
- Introduzione del tema del libro con l’inserimento di uno o più elementi che modificano l’equilibrio dei personaggi
- Sviluppo della trama con qualche plot twist (spesso prevedibile e chiamato)
- Conclusione aperta con colpo di scena che vuole spingere il lettore verso il capitolo successivo.
Trovo un po’ costrittiva questa struttura: io ormai alla fine del libro aspettandomi un punto in sospeso tanto che non è più un colpo di scena ma una consuetudine.
Tornando a noi, il libro plana ad ali spiegate sulla famiglia Caskey ritornando alle dinamiche della soap opera ma con un tocco horror. Perché proprio di un leggero tocco si parla. I personaggi proseguono sulla loro linea narrativa senza una particolare evoluzione o un approfondimento: ci limitiamo a conoscere un po’ meglio la nuova generazione di Caskey con Frances, Miriam e Grace.
Sebbene rispetto a La piena e La diga, La guerra risulti più dinamico e un po’ più ricco, resta quella sensazione di opera povera di contenuto. Un po’ come se l’autore avesse avuto in mente i colpi di scena e avesse cercato di coprire i gap narrativi tra un momento “wow” e quello successivo. Un po’ poco per reggere.
Resto su un giudizio neutrale. Non bello, neanche brutto. Voto: 3
Voto: 🌕🌕🌕🌑🌑
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