La pioggia (Blackwater #6): la fine di un ciclo

La pioggia - Michael McDowell recensione Blackwater

“Tua madre”, disse Elinor girandosi dall’altra parte, “credeva di avere sempre ragione e che tutti gli altri avessero torto. Be’, Oscar, a volte capitava davvero che avesse ragione lei”.
La pioggia – Michael McDowell

La pioggia (titolo originale: The Rain) è il sesto e ultimo capitolo della saga Blackwater di Michael McDowell. Lo leggiamo nell’edizione Neri Pozza del 2023 con la traduzione di Elena Cantone.

  • Titolo: La pioggia
  • Autore: Michael McDowell
  • Anno di pubblicazione: 2023
  • Editore: Neri Pozza
  • Pagine: 248

La pioggia: la trama

Perdido, Alabama, 1958. Dopo la “morte” di Frances, la vita prosegue in quel di Perdido. I Caskey continuano ad accrescere la propria fortuna ma non sono esenti da ulteriori drammi familiari: in particolare, sono Lilah (figlia di Frances e Billy) e Tommy Lee (figlio di Lucille Strickland) a causare trambusto all’interno dei delicati equilibri del nucleo.

Nonostante la ricchezza, per i Caskey è tempo di fare i conti con i fantasmi del passato e con le profezie di Elinor: un ritorno alle origini, un ultimo saluto, un’ultima piena.

Recensione di La pioggia (Blackwater #6)

La pioggia è un libro interessante. Per metà non succede nulla se non la solita soap opera alla “Il Segreto” fatta di intrighi familiari, l’altra metà invece è ricca e propone (finalmente) l’elemento horror che diventa preponderante.

Diciamo che se tutti i capitoli precedenti fossero stati come questo, la saga avrebbe avuto un altro sapore.

Quello che mi lascia perplessa arrivata ormai alla fine della saga dei Caskey è che tutto è partito dalla volontà di questo essere mezzo marino mezzo umano – aka Elinor – di andare a vivere in superficie. McDowell non si perde in spiegazioni quindi mi chiedo il motivo per cui un essere che in acqua è immortale sia spinto a salire in superficie per diventare ricco, fare soldi e sfornare figli per un umano.

Senza contare che Elinor, a differenza di Frances, è nata in acqua quindi non ha mai conosciuto la vita umana prima della piena del 1919. Quindi non mi torna.

Non mi torna nemmeno il fatto che l’autore non abbia spiegato nulla su questi mostri acquatici: chi sono? Da dove vengono? Cosa vogliono? Infestano solo il Perdido o c’è un’intera specie sparsa per le acque del mondo? Questo rimarrà sempre un grosso punto interrogativo per il lettore in quanto nessuna di queste domande trova risposta in tutta la saga di Blackwater.

Ci sono tantissime dinamiche ripetute: la cessione di figli tra Caskey manco fossero sacchi di riso scambiati tra vicini, le donne che comandano a bacchetta i propri mariti (prima Elinor, poi Miriam, poi Lilah…), figli di stupri… dopo un po’ fa risultare il tutto un grande déjà-vu.

Molto carino l’andamento ciclico: La pioggia riprende La piena e termina la narrazione esattamente com’era iniziata ovvero con una barca, due persone e la piena. Niente spoiler qui, da un libro che si intitola La pioggia non potevamo aspettarci altro finale (senza contare che Elinor nel primo libro preannuncia una piena da lì a 50 anni).

A proposito di previsioni, le capacità preveggenti di Elinor spoilerano un po’ troppo: rivela notizie sulla morte di un sacco di personaggi, sul successo degli investimenti, sul destino delle persone… Avrei preferito un po’ di mistero.

Tra pregi e difetti, La pioggia riesce a coinvolgere di più il lettore grazie ad un ritmo vivace, incalzante e dinamico (specialmente nella seconda metà) ma senza troppi colpi di scena. Rating: 3.5.

Voto: 🌕🌕🌕🌗🌑

Scopri i capitoli precedenti di Blackwater:

Pubblicato da Giulia Castagna

Giulia, content manager e writer, lettrice dall'età dei primi dada e baba.